RUBRICA “COMBATTIAMO LA NOIA!”: 7 PERSONALITA’ DI UN TENNISTA. VOI QUALE SIETE?

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7 PERSONALITA’ DI UN TENNISTA. VOI QUALE SIETE?

 

Il riscaldamento è finito, è giunta l’ora del “pari o dispari” con il vostro avversario per decidere chi batte e chi risponde, la scelta è fatta.  Prendete posizione, fate un bel respiro, vi rilassate fisicamente e psicologicamente ed è il momento dell’inizio. Siete lì, su quel campo; siete voi, presenti alla partita, giudici delle vostre scelte, comandanti del vostro futuro, della prossima vittoria o sconfitta.

Il resto del mondo sparisce, diventate tutt’uno con la pallina, la racchetta, con i vostri muscoli, la vostra forza mentale e corporale, con la vostra fatica. In contatto con voi stessi, la personalità esce pian piano come se la concentrazione inibisse i limiti imposti razionalmente e desse il via all’inconscio di uscire.

Ed ecco allora che il vostro vero carattere sgorga dall’anima con spontaneità. Il tennis non ammette maschere, è uno sport che mette vis a vis ragione e inconscio, meccanismo al quale non sfugge né l’amatore né, tanto meno, il professionista.  

Abbiamo individuato sette personalità facendo anche un riferimento ai tennisti più famosi.

  • IL TENACE. Questa caratteristica appartiene a colui che non si arrende mai, che corre e risponde sempre. changAnche quando sembra aver finito le forze, riesce sempre a racimolare un po’ di energia per un ultimo guizzo. Questa peculiarità, a livello amatoriale, corrisponde al giocare che è definito “muro”, uno dei più tosti da affrontare. Tra gli ex tennisti possiamo annoverare Michael Chang che, con la tenacia e un’enorme fiducia dei propri mezzi senza mai perdere l’umiltà, è riuscuto a portare a casa diverse vittorie importanti. Dei giorni nostri non possiamo non includere Kei Nishikori, Roberto Bautista Agut e l’immenso Novak Djokovic.
  • IL NERVOSO. Questa è una personalità molto presente sui campi da tennis, da quello dietro casa a quello di Wimbledon. Di nervosi ne possiamo individuare due tipi: colui che se la prende con se stesso quando sbaglia e colui che se la prende con il resto del mondo: l’arbitro o il pubblico. Quando un tennista inciampa in un colpo errato spesso vola o spacca la propria racchetta a terra oppure si urla contro o sbraita contro la sua panchina che funge da pungiball. Questa è una peculiarità che appartiene a molti tennisti professionisti, che prima o poi Fognini una racchetta la rompono sempre. Però tra questi c’è chi ha, nel DNA, il gene dell’ira più possente degli altri, come il nostro Fabio Fognini o il francese Benoit Paire. Anche a livello amatoriale è facile incontrarsi con un nervoso che generalmente si limita a infamarsi senza però rompere nessuna racchetta (perché poi se la deve ricomprare).   John McEnroe Il capostipite di coloro che se la prendono col pubblico o con l’arbitro, non accettando il tifo contro o una decisione a loro sfavorevole, è sicuramente John McEnroe. Le sue scenate hanno fatto la storia e, calcando un po’ la mano, in questo modo ha manifestato il suo estro artistico e originale. Anche oggi non mancano tennisti borderline, che si posizionano tra l’essere spettacolare e l’essere irrispettoso risultando ora simpatici e ora sgradevoli, come Nick Kyrgios e Daniil Medvedev.
  • L’ESTROSOBrown. Questa proprietà appartiene solo a coloro che giocano per il gusto di divertirsi, come se dessero sfogo a quella parte, ancora viva in loro, più infantile. Non importa lo sbaglio, ciò che interessa è divertirsi e far divertire. Colpi spettacolari, clowneschi, recuperi scenografici, al limite dell’impossibile fanno parte del loro corredo tennistico. Uno su tutti, il gioioso Gael Monfils fa parte di questa categoria; ma ancora più spinto dalla sola passione del gioco, disinteressato al “sistema” che impone regole, è Dustin Brown.  In ambito dilettantistico questa personalità è forse più rara perché necessità una padronanza dei colpi notevole.  
  • L’ALTALENANTE. Anche questa è una caratteristica che fa parte di molti giocatori di tutti i livelli. Colui che è definito così, durante un incontro, ha spesso un calo fisico e/o mentale. Alterna colpi e momenti sensazionali ad errori banali che spesso gli costano la partita. Considerando che i professionisti sono preparati atleticamente al meglio, ciò che gli accade, duranti questi momenti, è proprio un calo a livello psicologico. Capita che si portino dietro un errore che pesa molto o un set perso ma che poteva essere vinto con un poco piùZverev di concentrazione. Quando entrano in loop, si inguaiano da soli, portandosi alla deriva. Generalmente, molti di questi tennisti, sono emotivi e non sanno gestire al meglio le proprie emozioni durante i punti importanti come ad esempio Philipp Kohlschreiber o l’italiano Marco Cecchinato. Di questa categoria appartengono molte giocatrici donne e tra gli uomini Alexander Zverev e Dominic Thiem, che pur giocando bene, un loro momento calante si trasforma in un’uscita dal torneo. Nel mondo amatoriale è forse la personalità che più frequentemente capita di incontrare.
  • L’ESUBERANTE. Questa personalità, nel mondo professionistico, appartiene soprattutto ai giovani che dimostrano la loro forza e la loro grinta cercando di spaventare in qualche modo l’avversario che magari è sinneranche più vecchio e quindi con più esperienza. L’esuberanza porta con sé colpi veloci e potenti ma al contempo anche una minor precisione che comporta una maggior facilità di errore. E’ una peculiarità che viaggia accanto al coraggio ma anche all’ingenuità che prima o poi tutti i piccoli tennisti devono attraversare. Vengono in mente i giovani Jannik Sinner e Félix Auger-Aliassime. In campo dilettantistico è facile riscontrarla anche i giocatori più esperti che, tirando con forza, prendono questo sport anche come sfogo e uno stacco dalla vita quotidiana.
  • IL FREDDO. Questa è una personalità che, secondo noi, appartiene solo ai grandi campioni. Il freddo è colui fedalche nei momenti topici non si fa prendere troppo dall’emozione ma piuttosto sfodera tutte le armi vincenti che ha a disposizione e dà il meglio di sé, vincendo le partite. Tra gli amatori è una personalità difficile da trovare ma tra i professionisti è innata solo nei fenomeni come Roger Federer, Rafael Nadal, Pete Sampras e molti altri. In questa categoria ci sentiamo di annoverare anche Matteo Berrettini che ultimamente ha dato segno di una giusta freddezza che lo ha portato a guadagnarsi numerose vittorie e tornei.Un altro giocatore appartiene a questa categoria: Bjorn Borg. Lo stato di impassibilità, in questo caso, non fa parte di una personalità vera, il giocatore si è imposto di essere glaciale per evitare di farsi catturare dalle emozioni. Evidentemente però questa aridità ha avuto bisogno di uno sfogo: fuori dal campo si e “dato” agli eccessi e ha concluso la sua carriera molto, troppo, presto.

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  • L’ECCENTRICO. Uno dei primi a tirare fuori questa personalità è sicuramente André Agassi. Singolare, originale, ribelle, l’americano è stato più sé stesso in campo che fuori. E’ stato uno dei primi ad indossare l’orecchino e praticamente l’unico a giocare in Jeans. La sua stravaganza, nello stile e nel gioco, è il sintomo di un disagio che si è portato dentro da sempre. Ma il suo anticonformismo è stato anche la sua forza che lo ha elevato a fenomeno. Inoltre ha sdoganato l’immagine del tennista informale di cui ancora oggi ne risentiamo l’effetto positivo.

Ovviamente i giocatori menzionati hanno più di una personalità anche fra quelle elencate, noi abbiamo preso in considerazione solo quelle più evidenti. Inoltre i professionisti hanno, alle loro spalle, mental coach che insegnano loro a gestire le proprie emozioni e di conseguenza anche il loro carattere.

Però in fondo tutto il mondo è paese, dunque siamo tutti uguali, dentro e fuori, e proviamo tutti le stesse emozioni, quando una quando un’altra, ma siamo tutti umani con un’anima fervida che su quel campo fuoriesce con prorompenza e ci fa conoscere ancora un altro aspetto di noi. Non si smette mai di imparare (a giocare a tennis e a conoscersi).

E voi? Vi riconoscete in qualche personalità?   

I.B.

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RUBRICA “COMBATTIAMO LA NOIA!”: ALLENARSI A CASA (e migliorare il nostro tennis)

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ALLENARSI A CASA PER MIGLIORARE IL NOSTRO TENNIS AL RIENTRO. ESERCIZI PRATICI.

Cosa stanno combinando i campioni? Curiosiamo sulle pagine Instagram dei Top 5 dell’ATP e del WTA.

 

In questo periodo di quarantena, confessiamolo, il divano è un mobile che ci attrae molto e ci verrebbe voglia di alzarsi solo per farsi una bel pranzetto o peggio ancora uno spuntino. Risulta faticoso poi recuperare la forza, e la voglia, di fare attività fisica: vestirsi da palestra, ritrovare il tappetino nel ripostiglio, pensare a quale esercizio, tra i tanti, mettere in pratica  ecc…

In questo momento non sembra essere importante ma, senza che noi ce ne accorgiamo, i nostri muscoli si inflaccidiscono sempre più e, anche se adesso sembra lontano, il rientro sui campi sarà poi duro.

Allora è bene pensare fin da subito alla nostra forma fisica e anche se non potete giocare a tennis in casa, a meno che non possediate un giardino  e un muro, potete mettere in pratica un allenamento a casa con esercizi appositi per il nostro sport preferito (le foto sono state prese dal sito di SuperTennis):

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Qualche consiglio per migliorare le prestazioni

Per migliorare le vostre prestazioni durante gli esercizi vi consigliamo di mettere in sottofondo una musica dal ritmo veloce (es. canzoni rock) possibilmente che conoscete. L’allenamento vi risulterà meno faticoso se vi concentrerete sul ritmo o sulle parole durante un’attività ripetitiva, naturalmente senza perdere l’attenzione sul respiro e sul movimento corretto.

Un altro consiglio molto utile è pensare ad una parola o una frase che vi possa aiutare, come ad esempio “Al mio rientro voglio vincere tutte le partite!”, naturalmente senza perdere mai di vista il fair play!

 

Curiosiamo sulle pagine Instagram dei Top 5 dell’ATP e del WTA

Mentre noi ci dobbiamo allenare, perché sennò perdiamo quella poca forma fisica che avevamo messo su con tanta fatica, alcuni nostri beniamini si occupano di altro, spulciamo i loro profili Instagram.thiem

Mentre i numeri 5 e 3 del ranking, Daniil Medvedev e Dominic Thiem, se la spassano giocando a FIFA, i due  avversari di sempre, Rafael Nadal e Roger Federer, numeri 2 e 4, si occupano di ciò a cui tengono di più.

nadalInfatti il primo lo vediamo inaspettatamente intento a cucinare per la moglie Xsica, mentre il secondo, con la consorte Mirka, hanno dichiarato che doneranno un milione di franchi alle famiglie più bisognose della Svizzera colpite dall’emergenza Coronavirus.

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Anche il numero 1, Novak Djokovic, si dedica alla famiglia, infatti, sul suo profilo Instagram, lo vediamo ritratto con la moglie e i figli che disegnano serenamente, al contempo ha anche affermato che donerà un milione di euro alla Serbia per materiale medico e respiratori.

Mentre i nostri italiani, estrosi come sempre, si dilettano a fare altro. Jannik Sinner ha lanciato una divertente sfida: usando l’hastag #SinnerPizzaChallenge, bisogna caricare su Instagram un foto di una pizza fatta in casa che ritragga Sinner o una figura italiana del passato o del presente e per ogni immagine caricata saranno donate 10 € per l’acquisto di forniture mediche.

Fabio Fognini invece, con la moglie Flavia Pennetta, gioca a tennis utilizzando come rete uno stendino.

Alcune femminucce, all’opposto dei maschietti, continuano il loro allenamento facendone mostra sui loro profili, come Simona Halep e Elina Svitolina, numero 2 e 5. Mentre le numero 1 e 4, Ashleigh Barty e Sofia Kenin, si fanno ritrarre in momenti distensivi: la prima la vediamo concentrata durante un tiro difficile a golf, la seconda è fotografata davanti ad un barbecue.

sorelle pliskova

La numero 3 Karolina Pliskova, in occasione del compleanno suo e della gemella Kristyna (il 21 marzo), ha postato una foto amarcord, che la ritrae con la sorella da piccole, commentandola così: “Non sono sicura quale sia Kristyna ma non ha importanza adesso”.

 

 

Insomma, chi cucina, chi si allena, chi ricorda, chi dona, i campioni passano il tempo come meglio possono in attesa che i circuiti siano riaperti, così che loro possano tornare a vincere e noi a tifare. Nel frattempo però non ci facciamo trovare rammolliti, visto mai che, una volta ripresa l’attività sportiva amatoriale e professionistica, per un’esultanza troppo vigorosa di un nostro splendido punto o di un sublime 15 del nostro beniamino, ci venga un crampo.

 

I. B.

 

RUBRICA “COMBATTIAMO LA NOIA!”: PADEL

padel

PADEL. STORIA E CURIOSITA’ DI UN NUOVO, MA ANTICO, GIOCO.

“Scusi avete un’ora di campo da padel libero?”

“No, mi dispiace. Fra due settimane”

Non vi stralunate. Questa potrebbe essere una classica conversazione telefonica tra un aspirante “padelista” e un gestore di un circolo di tennis.  Dunque non vi spaventate, e né rimanete delusi, se anche a voi capiterà di sentirvi rispondere così.

Pur essendo installati già più di 1.200 campi in Italia, gli appassionati di questo sport crescono a vista d’occhio, tant’è che si può parlare di vera e propria “Padel Mania” scoppiata negli ultimi 5 anni. Infatti dal 2015 siamo passati da 300 a 7mila agonisti per un totale di 20mila praticanti.

Ecco perché poi è così complicato trovare un campo libero!

Ma il gioco del Padel, semplificandone il concetto è un tennis praticato dentro box di vetro temperato e in un campo più piccolo del suo cugino, non è nuovo. Anzi.

 

UN PO’ DI STORIA…

Tutto partì alla fine del 1800, non si sa bene se per mare o per terra, non sappiamo se a dare l’avvio fu prima la Marina Inglese, che praticava il Paddle (dall’inglese Pagaia) con un remo e una pallina sfruttando le pareti delle stive dei velieri, o fu Frank Beal, reverendo newyorkese, che praticava il Paddle Tennis (che in questo caso si riferisce alla racchetta a piatto solido).

C’è chi sostiene invece che furono i due newyorkesi Fessenden Blanchard e James Cogswell, talmente fissati col tennis tanto da volerci giocare anche nel periodo invernale, che nel 1920 installarono un campo da tennis con dimensioni ridotte. Il problema però si presentava quando la palla usciva dal perimetro. Così aggiunsero una recinzione sul bordo del campo e inventarono il Paddle.

Ma è il 1969 l’anno in cui viene ufficialmente riconosciuta la nascita di questo sport.
Un mecenate messicano Enrique Corcuera, il solito fissato col tennis, voleva costruire un campo nella propria abitazione ma, sfortuna o fortuna volle, si ritrovò con i muri a ridosso dello spazio disponibile per creare il terreno di gioco; da lì nacque l’idea di utilizzare le pareti: la pallina poteva essere respinta anche dopo aver toccato il muro. A partire dalle regole del Tennis, ne coniò alcune nuove e chiamò questa nuova disciplina “Padel”.

Il messicano poi fece conoscere questo sport ad un suo amico spagnolo, Alfonso Hohenloe, che entusiasta fece costruire un campo nel suo circolo a Marbella (1974) città dove stranamente erano soprattutto gli argentini a giocare. Negli anni ‘80 il gioco si diffuse anche in America e solo nel 1991 se ne venne a conoscenza anche in Italia, durante un Sport Show a Bologna. Solamente a partire dal 2015 il Padel ha preso piede nel nostro paese.

 

DUNQUE SI CHIAMA PADDLE O PADEL?

La differenza sta nell’utilizzo delle pareti. Il Paddle non prevedeva la possibilità di far rimbalzare la pallina sullo sponde,

mentre il gioco del Padel, in versione messicana, sì. Perciò, visto che la regola dell’utilizzo del muro  è stata mantenuta, il nome corretto è Padel.  Ma dato l’uso frequente della parola Paddle (che significa “Pagaia” e ricorda la forma della racchetta utilizzata) i due termini sono finiti per significare la stessa cosa.

 

DIFFERENZE COL CUGINO TENNIS

Oltre alla già spiegata regola della valenza delle pareti, il Padel si differenza dal suo cugino Tennis per il servizio. Infatti la nuova disciplina prevede che, prima di effettuare la battuta, il giocatore debba far rimbalzare la palla sul pavimento per poi colpirla prima che superi l’altezza della vita.  La racchetta poi non è con le corde ma è solida con dei forellini.

 

ACCESSIBILE, AFFASCINANTE, APPAGANTE

I dati parlano chiaro. L’incremento del numero dei giocatori, tra cui anche molti vip e sportivi, degli ultimi anni è superlativo.

Ma come mai attrae così tanto? Perché è semplicemente facile da imparare, viene appreso in tempi brevi e da tutti,

dai più piccoli agli anziani.

Il campo è piccolo, il gioco si svolge in coppia, quindi con un sostegno psicologico e fisico notevole, e non servono grande prestanza fisica per poterlo praticare ma piuttosto una rapidità e reattività di pensiero che in fondo tutti, con poco, possono tirare fuori.

In poco tempo si riescono ad ottenere dei buoni risultati che appagano anche il più pigro dei giocatori che, una volta soddisfatto di sé stesso, non vede l’ora che ci sia un’altra ora libera di campo.

Un giocatore di Padel lo ha definito: “Un misto tra Squash mixato al Ping Pong con le regole dei Racchettoni e la struttura del Tennis.”

Dunque un hobby a tutti gli effetti che non richiede un allenamento costante come il Tennis ma piuttosto è sufficiente aver giocato da piccoli con due racchette e una pallina qualsiasi.

Una domanda sorge spontanea. Essere in quella scatola di vetro, che inevitabilmente ti fa sentire al centro dell’attenzione vista la distanza netta col pubblico, permette forse di soddisfare quel desiderio più recondito, che abita dentro di noi in quel cassettino piccolo e in quell’angolino giù in fondo al nostro cuore, di essere per un attimo un divo e di passare per qualche istante in TV?

Iniziate a mettervi in coda, un’ora di campo da Padel toccherà anche a voi!

I.B.

Intanto gustatevi alcuni colpi spettacolari:

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Torneo di burraco

torneo di burraco livorno

torneo di burraco livorno

Torneo di burraco a Livorno

 

27 ottobre TORNEO di BURRACO

Domenica 27 ottobre ore 15-17.30

QUOTA: €6 – iscrizioni entro venerdì 25

 

 

 

Per iscrizioni e informazioni:
contattaci o telefonaci a 0586 850463 o inviaci una mail a centroaggregazionesociale@gmail.com o vieni a trovarci in Via Paoli, 85. Segreteria aperta: 9/12 – 16/18.

 

 

Categories: burraco

Laboratori per bambini

laboratori per bambini livorno

Laboratori per bambini a Livorno

Laboratori per bambini Livorno26 ottobre LABORATORIO DI HALLOWEEN
Per bambini dai 4 anni. Numero chiuso.

Biscotti, candele, ragnetti con lana e molto altro.

Sabato 26 ottobre 15.30 – 17.30.

ISCRIZIONI Entro Giovedì 24.

COSTI: 10€ (4€ di materiale compreso).

 

 

 

laboratori per bambini livorno

9 novembre/14 dicembre –  LABORATORIO NATALIZIO PER BAMBINI

Laboratorio creativo di oggetti natalizi per bambini dai 4 anni a numero chiuso.

Dall’9 novembre fino al 15 dicembre tutti i sabati dalle 15 alle 17.

Iscrizione entro mercoledì 6 novembre.

I bambini che parteciperanno potranno esporre i propri lavoretti durante la FESTA DI NATALE organizzata presso il nostro Centro per domenica 15 Dicembre 15.30-18.30.

COSTI: 60€ (10€ di materiale compreso) + 15€ di iscrizione gratuita per chi parteciperà al PARCHINO FOR CHRISTMAS  centro invernale durante la chiusura delle scuole nel periodo natalizio.

Per info:

Centro Aggregazione Sociale Via Paoli 85, Livorno – 380 9065553 –centroaggregazionesociale@gmail.com

 

 

 

Per iscrizioni e informazioni:
contattaci o telefonaci a 380 9065553 328 – 4492295  o inviaci una mail a centroaggregazionesociale@gmail.com o vieni a trovarci in Via Paoli, 85. Segreteria aperta: 9/12 – 16/18.

Facebook Centro Aggregazione Sociale

Corso di Yoga

corso yoga livorno

CORSO HATHA YOGA LIVORNO 

Corso di Yoga Livorno.

corso yoga livorno

ORARI E PREZZI:

Il corso viene svolto una volta a settimana:
mercoledì 8.45 – 9.45 a partire dal 6 NOVEMBRE
Il costo è di 20€ mensili + 15€ di tessera associativa

CHE COSA E’ LO HATHA YOGA?

Lo Hatha Yoga è una forma di yoga basato su una serie di Asana, posizioni comode, immobili e radicate.  Nelle Asana si usano tecniche di respirazione diaframmatica, toracica e clavicolare.

Lo Hatha Yoga, con la pratica, promuove l’unione tra corpo e mente. Con la costanza della pratica si arriva ad avere un corpo più flessibile perdendo rigidità. Gli esercizi, sempre fluidi, non sono mai faticosi.

Per iscrizioni e informazioni:
contattaci o telefonaci a 328 4492295 o 0586 850463 o inviaci una mail a centroaggregazionesociale@gmail.com o vieni a trovarci in Via Paoli, 85. Segreteria aperta: 9/12 – 16/18.

 

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PER TUTTI al PARCHINO INVERNO!

IN PARTENZA DAL 30 SETTEMBRE

GINNASTICA DOLCE: lunedì e venerdì 10.30-11.30 €30 al mese

AFA: Martedì e Giovedì 10.30-11.30 €3 a lezione (il costo mensile varia a seconda del numero delle lezioni)

UNCINETTO: mercoledì 9.10-10.30 10 lezioni €60 (compreso materiale)

BALLO DI GRUPPO: lunedì o mercoledì 17-18.30 €25 – minimo 5 persone

FOTOGRAFIA BASE: lunedì 18.45 – 20 – 10 lezioni €50

LINGUA LATINA: venerdì 16-17 €20 al mese

LINGUA INGLESE BASE: martedì 18-19.30 €30 al mese

CAKE DESIGN BAMBINI: giovedì 17.30-19 €60 (sono compresi €15 di materiale) – 5 lezioni dal 24 ottobre – minimo 4 bambini

CANTO ADULTI E BAMBINI: martedì e giovedì 16/17 – €15 a lezione – dai 6 anni

PIU’ tessera associativa di €15.

PER INFO: CENTRO AGGREGAZIONE SOCIALE
VIA PAOLI 85 LIVORNO 0586 850463 centroaggregazionesociale@gmail.com

CORSO DI TENNIS BAMBINI

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Corso di tennis per bambini a Partire dai 5 anni.

45 min. ginnastica, 45 min tennis

LUNEDI’ E VENERDI’ o MARTEDI’ e GIOVEDI’ 17-18.30.

10 lezioni per €50,00 + €15 tessera.

DAL 16 SETTEMBRE 2019 – APERTE LE ISCRIZIONI

CONTATTACI  o tel allo 0586 850463 Giovanni.

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Organizzati corsi sportivi per tutti:

  • Tennis – Adulti e bambini e per tutti i liveblli
  • A.F.A. – Ginnastica per anziani
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Per iscrizioni e informazioni:
contattaci o telefonaci a  0586 850463 o inviaci una mail a centroaggregazionesociale@gmail.com o vieni a trovarci in Via Paoli, 85. Segreteria aperta: 9/12 – 16/18.

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